Fragole - rosse come l'amore +++ Il pepe cubebe è la pianta medicinale dell'anno +++ Menta e cumino +++ Splendore di colore rosa. Il siliquastro

Qualche nozione di erboristeria!
Le erbe aromatiche hanno una lunga storia e agiscono sulle funzioni corporee. Non esiste un passato senza di loro: quando la nonna andava a raccogliere un bel cesto di insalata in giardino, tagliava anche subito un bel mazzetto di erbette. Prezzemolo, erba cipollina, aneto, pimpinella, borragine: allora la varietà di erbe aromatiche non era molto ampia. Oltre a quelle appena citate, si potevano ancora trovare l'acetosa (per minestre primaverili e salse verdi), la santoreggia (per tutti i piatti a base di legumi) e, forse anche, i germogli del bulbo dell'aglio, se considerati erba aromatica. Un tempo le erbe aromatiche venivano utilizzate singolarmente oppure combinate per la preparazione di determinati piatti. Anche se a noi un tale utilizzo può sembrare un po’ noioso, essendo abituati ad aggiungerne sempre più di una e in combinazioni sempre più audaci alle nostre pietanze, allora si basava su antichissime conoscenze sul modo di impiego per non solo insaporire i cibi ma anche ottenere determinati effetti. Anche se non si deve subito pensare a una "farmacia in giardino", è vero che tante erbe aromatiche agiscono sul nostro corpo. Stimolano per esempio la salivazione, facendoci venire "l'acquolina in bocca", agiscono nello stomaco, aumentano la prestazione della cistifellea e del pancreas e aiutano a lenire problemi intestinali. Molte altre invece agiscono su tutto il corpo, per esempio, per le loro proprietà liberatorie ed espettoranti durante i raffreddori. Non è comunque sensato aggiungere dosi eccessive di timo al cibo quando si ha il raffreddore, la cui cura è compito del naturopata e non di chi cucina utilizzando le spezie.
Ciò nonostante, colui che ha qualche conoscenza in più sulle erbe aromatiche, può anche utilizzarle meglio non solo per condire, ma anche per ottenere determinati effetti. Il basilico, per esempio, è un'erba che stimola l'appetito e la digestione. Questo è il motivo per cui in Campania i pomodori con mozzarella e molto basilico vengono mangiati come antipasto: usanza adottata con entusiasmo anche in Germania. Ed è proprio nella preparazione dei vecchi piatti tradizionali che si vede come le conoscenze delle "streghe erboriste" e degli ortolani dei monasteri e dei conventi sugli effetti delle erbe aromatiche, siano confluite nelle abitudini alimentari della popolazione